Tu cammini, io ti chiamo
di Leonardo Sinisgalli
in Il tesoretto
1942
Strepita la campana al capolinea,
La tramontana spazza contro il fiume
La polvere delle case in rovina.
Eccoti sola e la piazza ti sperde
Al bivio, e tu non sai
Più vivere, non sai dimenticare.
Era verde il sambuco quella sera,
Freschi i tumuli di terra
Fuori della città lungo il declivio
Che da Santa Sabina
Scende a Bocca della Verità.
Ahi, ahi, stravolta (oggi l’anno
Ci coglie così distanti per strade
Traverse) tu cammini, io ti chiamo.
Alle finestre scroscia a sgembo la pioggia.
E ti sollevi l’ammasso di capelli
Dagli orecchi, scrolli i perduti
Ricordi. Una nube
Di corvi dal mio cielo
S’è posata stasera nel tuo specchio.
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