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Poesie: Hybris, La distanza, Voce del cacciatore

di Leonardo Sinisgalli
in International poetry review
Vol. 2, n.2 (Fall  1976),

 

Hybris

Un bicchiere d’acqua
su un quaderno verde,
il gas sale dritto
fino al soffitto.
Lo scriba beve e fuma
fino a tarda notte.
La sua hybris è casta.
Aspetta di cadere nel sonno.
Le cicche si accumulano fetide
come le mele degli ospizi
che i vecchi tentano di mordere.

-from IL PASSERO E IL LEBBROSO, 1970

 

Hubris
W.S. Di Piero, Translator

A glass of water
on a green notebook.
Fumes rise
straight to the ceiling,
the cribbler drinks and smokes
late into the night.
His hubris is pure.
He's waiting to drop off to sleep.
The stinking butts accumulate
like the apples in flophouses
thet old men try to nibble on.

 

La distanza

Ogni anno muta la distanza
tra le cose che stanno d’intorno
anche se io resto inchiodato,
anche se le cose sono inanimate.

-from IL PASSERO E IL LEBBROSO, 1970

 

The Distance
W.S. Di Piero, Translator

Each year the distance
separating the things around me
changes.
Even if I'M nailed in place,
even if these things are lifeless.

 

Voce del cacciatore

Io aspetto che tu passi
all’incrocio dei vecchi sentieri.
Dormi dietro i sassi
e all’alba vieni a bere.
L’acqua è pura come il cielo
che raccoglie. Sopra le foglie
tu lasci un segno:
su quella striscia devi cadere.

-from LA VIGNA VECCHIA, 1952

 

Voice of the Hunter
W.S. Di Piero

I wait for you to pass
where the old trails cross.
You sleep behind the stones,
at dawn you come to drink.
The water is pure
as the gatherinh sky. You leave
tracks on the leaves
and that path is where
you're bound to fall.

 

 

10 Maggio 2021

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