Il cane Lazzaro
di Leonardo Sinisgalli
in Letteratura
A.VI, n.2 (apri-giu 1942)
a B.
Tu sei solo nella notte,
Cammini senza lasciare traccia.
Tu passi senza lasciare odore
Tra i neri tralci di rose
Che m’insanguinano la faccia.
Tu sei un’ombra, le tue spalle
Sono più leggere più vane
Dell’ombra delle farfalle
Sulle acque.
Saprò trovarti col fiuto
Oltre le rosse riviere,
Udrò il tuo corno di soprassalto.
Ti portavo all’aurora
Il primo saluto del giorno,
L’odore di timo sul muso.
Io ti portavo in bocca
I pesci dalle secche riviere,
Le folaghe ferite tra le felci.
Il tuo sangue era più veloce
Delle mie gambe, la tua spalla
Più forte della sbarra
Dove il fiume perde la voce.
Bello e fiero, tu eri
Nuovo da ogni lato
E dritto come le penne
Dello sparviero fucilato.
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