Perchè gli italiani scrivono tante poesie?
in Epoca
A.XIII, n. 612 (17 giu 1962)
Ho scoperto che, nella cerchia delle mie conosceze, vi sono parecchie persone che scrivono versi, per diletto o anche con una certa pretesa letteraria. La cosa mi ha meravigliato, ma un mio amico, insegnante di lettere, mi ha detto che oggi questo «fenomeno» è molto diffuso in Italia. Vorrei che qualche illustre poeta mi spiegasse perchè mai nel nostro Paese tanta gente scrive poesie. (R. Galantono, Matera).
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Io credo, che quasi tutti gli italiani scrivono canzonette (anche i grandi uomini politici, pare, e i grandi romanzieri e i grandi registi). La quantità di innocenza necessaria per scrivere versi diminuisce si anno in anno come l'altezza dei ghiacciai.
Sono rimasti in pochi a scrivere versi, ma sono cresciuti i libri di poesie. Questo sì. Il prezzo della carta stampata è accessibilissimo. E' bello pensare che qualcuno salta i pasti per farsi stampare un libretto di versi. Capitò anche a me quando avevo 17 anni.
Leonardo Sinisgalli
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