Dicembre a Porta nova
di Leonardo Sinisgalli
in Il frontespizio
A.IX, n.2 (feb 1937)
Mi raccoglie nel suo gomito
inerte la fredda sera d’autunno.
Scorre deserta sulle foglie
e mi ridesta a ogni tonfo
dei castagni. Tutto il bene
che mi resta forse è in quest’ora
calma che si accerta,
a questa svolta che si gonfia
d’acque perché la ripa si fa stretta.
Poi rotta la dolcezza dell’indugio
ogni cosa decade con più fretta
e non mi duole l’alito d’ombra
che mi gela la fronte.
Sopra la spalletta curvo mi assale
il vento dalla buca del ponte.
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