Invasioni digitali
Un modo innovativo di valorizzare i beni culturali della nostra bella Italia, sfruttando le tecnologie digitali e l'interattività offerta dal web. È questa l'idea alla base delle "Invasioni digitali", la rete di eventi che dal 24 aprile e fino al 6 maggio sta letteralmente invadendo tutta la Penisola, per liberare la cultura da una gestione che appare ancora troppo "conservatrice", favorendo invece una concezione più "aperta" e "diffusa" del patrimonio a nostra disposizione. Punto di partenza per raggiungere questo obiettivo è il coinvolgimento attivo di chi fruisce di una bene culturale, chiamato a condividere la propria esperienza attraverso la rete, in modo tale da allargare la conoscenza a nuovi soggetti e rendere la cultura "partecipativa". Come dichiarato nel "Manifesto" delle "Invasione digitali", tutto ciò è necessario affinché «le idee non rimangano isolate ma possano circolare e ispirare altri a migliorarle e renderle operative; solo dallo scambio di conoscenze deriva altra conoscenza».
Questa ambiziosa sfida è stata raccolta, tra le moltissime località italiane, anche dalla Fondazione Leonardo Sinisgalli di Montemurro, che lo scorso ottobre ha inaugurato la Casa delle Muse, un luogo ricco di materiale sulla figura e l'opera del poeta-ingegnere Leonardo Sinisgalli, ma anche contenitore di mostre e convegni. La Casa delle Muse sarà la seconda tappa dell'Invasione digitale in programma il 3 maggio a Montemurro, che comincerà alle 10.30 con l'esplorazione, fra le strade del centro abitato, dei circa 40 graffiti polistrato realizzati da artisti e artigiani formatisi alla Scuola fondata da Giuseppe Antonello Leone nel 2003. I visitatori/invasori, armati di tablet, smartphone e fotocamere, andranno all'attacco di questi due musei, uno all'aperto e uno al chiuso, a suon di scatti fotografici, che poi condivideranno sui social media (Facebook, Twitter, Instagram, Pinterest, ecc.) utilizzando l'hashtag #invasionidigitali e #montemurro. Ne scaturirà un racconto coinvolgente, destinato a far conoscere al mondo uno dei centri più affascinanti della storia, della cultura e dell'arte lucana.
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