La città moderna
A.V, n.3 (mag-giu 1957)
Ecco cinque disegni di Hans Meury (sigla HaëM) sulla città moderna che sottintendono la conoscenza di Klee e di Steinberg, noti ai nostri lettori (nn. 2 e 5/1955, rispettivamente pagina 36 e 3a copertina). Siamo d’accordo con il loro autore quando dichiara che la caricatura adesso ha, grazie all’arte moderna, molte più possibilità di prima, che la caricatura e anch’essa ad una svolta decisiva, giacche il nostro tempo, più che altri, chiede la sagoma e lo scheletro delle cose oltre che lo spettro e il nucleo.
Meury è nato nel 1929. Racconta che ha vissuto fino a 22 anni come tutti, frequentando la scuola e l’Accademia di Belle Arti di Basilea, finché nel 1951, cambiando città e andando a Zurigo, ha provato a vivere come disegnatore. Ha cominciato a viaggiare nel 1953: è stato due mesi a Cefalù, in Sicilia; partito da Cefalù con l’itterizia, è passato per Roma, arrivando a Parigi e a Milano.
A Roma Meury collabora a varie riviste, anche mondane e turistiche. Recentemente è stato invitato a spedire a «Graphis» una scelta delle sue tavole. Dunque la gloria gli strizza l’occhio. Sarà difficile, tra qualche anno, ch’egli lasci in redazione una cartella zeppa di disegni senza darsi la pena di contarli. La nostra scelta era tendenziosa, forse abbiamo scartato il meglio perchè «fuori tema». C’erano ritratti veti e finti di dittatori veti e finti, c’erano generali e ammiragli coperti di decorazioni e di medaglie. Meury lavora con i ritagli delle riviste di enigmistica, lavora con i cataloghi delle fabbriche di tessuti e di pavimenti, utilizza i piccoli annunci economici e gli annunci funebri. Non è il primo, certo, a mischiare il vero e il falso, il disegno e la fotografia, la realtà e il sogno. Egli non mette limiti al caso, alla provvidenza. Sta come i gatti sempre in dormiveglia e sempre con la paura che arrivino i Quattro Cavalieri.
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