Le mostre si devono semplificare
III, n.4 (lug-ago 1955)
La IV Esposizione Internazionale delle Macchine Utensili, aperta a Milano nel settembre 1954, venne a rinforzare la convinzione che intorno alle macchine i fastigi decorativi sono superflui. Il cliente «industriale» aborre l'imbonimento ed è, quasi sempre, informato in anticipo di quello che trova attraverso cataloghi e riviste di specializzazione, se non proprio con incontri diretti nelle fabbriche. Vuol vedere, vuol commisurare, vuole controllare e discutere. Così prima di tutto è necessario dare di ogni prodotto le caratteristiche, la carta d'identità. Se è possibile bisogna farlo funzionare. Poi raccontarne la storia, la provenienza, i natali, qualificarne le doti e i tic, raccogliere una serie di pezze di appoggio, di referenze. Si è visto che anche il contadino che si avvicina a guardare un trattore non è più il selvaggio che si guarda allo specchio o il cinese di Marco Polo. Niente letteratura e niente allegorie superflue intorno alle macchine, se si tratta di pezzi che non sono destinati al consumo minuto e che non beneficiano, neppure in esercizio, di una cornice ricercata. Quanti asincroni vanno a finire negli scantinati! Le mostre erano una volta, e sono tuttora nei casi minori, dei magazzini, degli empori; c'è troppa roba in vista. Nei padiglioni della Finmeccanica, curati dallo studio Gargantini di Milano, alla Fiera di Verona, alla Fiera di Milano, al Salone di Torino, si è cercato quest'anno di semplificare la presentazione e la spiegazione delle macchine portando a dimensioni comuni o naturali non solo l'architettura degli stand ma gli stessi prodotti esposti. Mancavano i grossi alternatori, i fucinati, le gru, abbondavano invece i Paperini, le candele Lodge, le valvole Marroni, i motori elettrici di serie, i ventilatori San Giorgio, gli strumenti Salmoiraghi, gli aghi Zebra.
Sono note le novità presentate dalle società del Gruppo. Per la Fiera di Milano ricordiamo nel Padiglione della Elettromeccanica i motori asincroni trifasi del tipo protetto della nuova Serie U Ansaldo - San Giorgio e il «Viatron», trainstop elettronico automatico, della Microlambda. Nel Padiglione dell'ottica, radio e tv, le produzioni di meccanica fine e strumenti di precisione, di apparecchiature radio e tv professionali, di apparecchiature elettroniche (ecoscandagli, radar ecc.) rispettivamente della Filotecnica Salmoiraghi, della Marconi e della Microlambda. Nel padiglione degli Elettrodomestici il nuovo ventilatore «Zodiaco» della società Elettrodomestici San Giorgio. Le altre produzioni del Gruppo hanno interessato il settore dei tessili, delle apparecchiature per uso medico, dell'agricoltura, dei frigoriferi industriali, dello sport, in cui la Industria Napoletana ha presentato il nuovo «Superpaperino» e la Spica un tipo inedito di apparato d'iniezione per motori Diesel, della meccanica infine, in cui la S. Eustachio di Brescia (unica eccezione) ha esposto un grosso tornio verticale a due montanti e una nuova pressa costruita su licenza Eumuco, la Fabbrica Macchine Industriali di Napoli alcune macchine automatiche per cartucce e una alesatrice per motori a scoppio, l'Ansaldo la sua utensileria.
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