Un piccolo esempio di bella architettura industriale
II, n.3 (maggio 1954)
Questo piccolo edificio industriale serve da scuola e laboratorio agli allievi tipografi del Villaggio del fanciullo di Trieste. Esigenze funzionali richiedevano quattro locali che pur essendo nettamente separati l'uno dall'altro fossero collegati in un medesimo edificio. Da qui è scaturita la forma a quadrifoglio della pianta. Le tre sale di composizione, d'impressione e legatoria sono realizzate con tre grandi funghi in cemento armato precompresso. La forma quadrata della piastra solcata lungo la diagonale da un'unica nervatura è incastrata al fusto. Il complesso piastranervatura può avere delle analogie con la struttura di una foglia o di un ramo d'albero. Infatti dalla nervatura principale che solca parte a parte la piastra, partono le armature che si assottigliano verso i bordi. Perimetralmente un serramento continuo di vetro chiuderà l'edificio lasciando in tal modo la struttura a vista sia dall'interno che dall'esterno. Il cemento non avrà alcun rivestimento ma porterà impressa la disposizione delle tavole che hanno costituito la forma. All'incontro delle quattro piastre isolate una quinta si pone a metà ove troveranno posto gli uffici tecnici dirigenti.
L 'edificio è stato progettato dall'arch. D'Olivo e fa parte di un complesso autonomo, con ristorante, case di abitazione, chiesa, scuole, già in parte costruito sotto la guida dello stesso D 'Olivo. Di questo villaggio, concepito coi più perfetti accorgimenti tecnici e nello stesso tempo coi canoni della più libera architettura organica, si sono occupate alcune riviste nostre. Queste fotografie sono però inedite e vogliono essere una primizia per gli ammiratori di Marcello D 'Olivo.
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