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Macchine comiche

II, n.1 (gennaio 1954)

 

Sono i treni crudeli, le bocce atomiche, gli schiaccianoci coloniali, le sculture acquarellate di Mr. Rowland Emett, talvolta coadiuvato da Mary Emett, nella punzecchiatura delle Reali Ferrovie Britanniche e nella delizia del palato degli amari lettori del «Punch». «Chiunque legga il "Punch" — dice l'editore di Emett — non ha bisogno di alcuna esortazione ad acquistare il libro dei disegni di Emett, i cui sistemi di trasporto, deliziosamente fantastici, sono divenuti una delle più divertenti esclusività di quel giornale». Lo stesso editore avverte che le vignette di Emett non possono giovare agli uomini alti, anziani, con naso prominente, lunghi baffi, testa calva e gambe molto sottili, ma sottolinea che piaceranno certamente a quasi tutti gli altri. Forse gli altri sono gli indomabili amatori della vita tranquilla, gli ex lettori di Kipling, i grandi reduci dall'India. I signori che viaggiano in prima e si lamentano perchè il loro scompartimento è troppo riscaldato. Bene, basta girare un poco la chiavetta sul freddo e il rimedio è trovato.

L 'editore Faber and Faber ha pubblicato finora una diecina di volumi di Emett al prezzo di 6, 8, 10, 12 scellini e qualche denaro, e un giornale molto serio, l'«Oxford Mail», ha definito «sublimi» le caricature degli uomini e delle macchine e sublimamente fantastica (sublimely fantastic) la collezione di stravaganze contenute sul Buffers end (la fine degli aerostati). Noi abbiamo trovato qualche parentela con Grandville e le memorabili Metamorphoses.

«Picture Post» ha confrontato le creazioni di Emett con le complesse invenzioni del compianto W. Heath Robinson, con i loro grovigli di spaghi annodati, di pulegge fatte con spille e tutto il resto. Ma, a parte il fatto che molto del materiale rotabile di Emett cammina spesso su barili vuoti, su meridiane e su qualsiasi altra cosa gli venga alla mente, vi è ben poca rassomiglianza fra loro. Le invenzioni di Robinson, per quanto grottesche, non entrano mai nel regno della pura fantasia; mentre Emett non pone limiti alla sua inventiva. Egli è un surrealista; ma un surrealista che sa soddisfare tutti coloro, grandi o piccini, a cui piace lasciar correre il proprio ippogrifo.

05 Luglio 2023

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