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La bottiglia espositiva di Picasso

I, n.4 (luglio 1953)

 

Alla mostra di Pablo Picasso che si tiene nella Galleria d'Arte Moderna di Roma c'è, tra le 246 opere esposte, questa "testa di capra e candela infilata in una bottiglia" che deve annoverarsi tra i lavori fabbrili e zingareschi dell'artista. Non solo il manubrio di bicicletta sulla testa della capra, i chiodi che rappresentano i raggi emanati dalla fiamma della candela, il lucignolo della stessa che Picasso ha descritto con una vite di serie rovesciata, gli altri particolari palesemente forgiati col fuoco, ci suggeriscono una analogia tra la scultura del maestro e l'arte di Vulcano, molta parte dell'opera del "grande malaguegno" ricorda la mano del maniscalco che batte il ferro e lo piega. La scultura di Picasso si serve di forme prefabbricate. Si può vedere alla mostra una testa di scimmia ricavata da una o due automobiline-giocattolo, una cresta di gru che è fatta con la chiavetta di un rubinetto, una sella di bicicletta da corsa che compone la testa di un toro, si possono vedere lastre stampate e profilati metallici. L'inferno filologico di Picasso non è anche un componimento siderurgico?

19 Giugno 2023

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